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21/01/2014 15:34 | |
Pd: Cuperlo si dimette da presidente
Il post su Fb: «Da Renzi attacchi personali»
Lunedì il rovente «botta e risposta» con il segretario. Ora l’abbandono: «Allarmato, si va verso omologazione»
Durante la direzione Pd, appena terminato l’intervento di risposta di Renzi, per protesta si è alzato per andarsi a sedere in fondo, tra i delegati. E adesso l’abbandono ufficiale della carica. Gianni Cuperlo ha inviato una lettera al segretario del Pd Matteo Renzi per annunciare le sue dimissioni dalla presidenza del partito.
IL POST SU FACEBOOK - Lo scrive lo stesso Cuperlo sulla sua pagina Facebook dopo avere preannunciato la decisione nel corso di una riunione della componente di minoranza interna al Pd. Cuperlo pubblica anche la lunga lettera inviata nella quale si legge: «Mi dimetto perché sono colpito e allarmato da una concezione del partito e del confronto al suo interno che non può piegare verso l’omologazione, di linguaggio e pensiero. Mi dimetto perché voglio bene al Pd e voglio impegnarmi a rafforzare al suo interno idee e valori di quella sinistra ripensata senza la quale questo partito semplicemente cesserebbe di essere».
LA «LITE» ALLA DIREZIONE PD - Lunedì, durante la dirzione Pd, Cuperlo aveva espresso perplessità sull’Italicum. «Non convincente», «liste bloccate», «gli elettori non possono scegliere». Renzi gli ha risposto a tamburo battente: «Questo tuo riferimento esplicito al tema delle primarie o delle preferenze avrei preferito che lo avessi posto quando ti sei candidato, perché se me lo dice Fassina che prende 12mila voti è un conto un altro è se me lo dice chi entra nel listino. Non è accettabile che il tema delle primarie venga posto strumentalmente adesso». La risposta tranchant rende rovente l’atmosfera in direzione. Cuperlo lascia il tavolo della presidenza per sedersi tra i delegati. E viene difeso da Fassina: «Quello di Renzi, passaggio inaccettabile».
corriere.it |
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