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17/01/2014 13:20 | |
Vattimo si autocandida con il M5S alle Europee
Grillo lo stronca: «Né candidato né candidabile»
Il leader del Movimento con due righe su Twitter gela il filosofo e ogni ipotesi di una sua presenza nelle liste pentastellate
«Gianni Vattimo non è candidato né candidabile alle elezioni europee con il Movimento 5 Stelle». Lo scrive Beppe Grillo su Twitter. L’intervento dell’ex comico è arrivato all’indomani di quella che era apparsa una sorta di autocandidatura del filosofo torinese, già esponente dei Ds poi passato all’Idv di Antonio Di Pietro, partito con cui ha conquistato il seggio al Parlamento Europeo, aderendo al Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa di Guy Verhofstadt . Un'uscita, quella di Grillo, che ha colto di sorpresa l'europarlamentare che ai microfoni di Rcd ha commentato con amarezza: «Mi sento preso in giro».
L’AUTO-CANDIDATURA - Il professore aveva dato l’annuncio giovedì, parlando già di sé come del primo eurodeputato del M5S, avendo di fatto interrotto i rapporti con l’ex pm di e aderito alla linea grillina. Vattimo ha esternato il suo cambio di casacca dopo una telefonata con lo stesso Beppe Grillo che gli avrebbe però ricordato che le regole sulle candidature valgono per tutti, anche per lui che è parlamentare uscente (e proprio questo, nella logica grillina, è già un primo ostacolo alla candidatura). Oggi la bocciatura pubblica via Twitter. Grillo non ha evidentemente gradito l’auto-endorsement di Vattimo che con il suo annuncio non ha rispettato l’iter della scelta dal basso avallata dal consenso della Rete su cui il Movimento non transige. Inoltre deve avere pesato negativamente la sua militanza in diverse formazioni politiche - non è un volto nuovo insomma -, sulle quale per di più i grillini hanno spesso espresso giudizi molto negativi.
«IO NON SGRADITO» - Eppure lui si era speso con parole entusiastiche sui pentastellati, sottolineando che «sono l’alternativa ai due schieramenti di regime» e spiegando di essere loro legato «da simpatie e solidarietà NoTav, oltre che dalle originarie tematiche dipietriste e dalla opposizione» al fiscal compact e «alle misure dell’austerità napolitan-montiana». A loro, aveva spiegato il professore nelle dichiarazioni riportate dalle agenzie di stampa, la sua candidatura «potrebbe non essere sgradita, c’è una sinistra anche e soprattutto là». Invece, a quanto pare, sgradita lo è.
corriere.it |
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