Visco: «Ripresa ancora incerta, Italia continui sulla strada delle riforme»

Gabriel13
00sabato 8 febbraio 2014 13:26
Visco: «Ripresa ancora incerta,
Italia continui sulla strada delle riforme»

«Taglia alla spesa e meno tasse su lavoro e impresa»


La ripresa «appare ancora debole e incerta», e in Italia il tasso di disoccupazione «ha raggiunto un livello prossimo al 13%, il doppio di quello prevalente prima della crisi» e ai massimi delle serie storiche disponibili, con il Pil cresciuto solo di qualche decimo nell’ultimo trimestre. A lanciare il segnale di allarme è il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, nel suo intervento al convegno annuale all’Assiom-Forex: un intervento lungo e accurato, in cui il governatore di Bankitalia sottolinea: «Non siamo in deflazione, ma i rischi ci sono in prospettiva». E’ per questo che «a fiducia faticosamente riguadagnata non deve essere indebolita dal riaccendersi di timori sulla risolutezza dell’Italia, e di tutti i paesi dell’area dell’euro, a proseguire sulla strada delle riforme e della responsabilità», avverte Visco, aggiungendo che «il rispetto dei vincoli di bilancio non risponde solo a obblighi formali, ma consente di garantire il pieno accesso del tesoro al mercato finanziario». Ma attenzione, avvisa il numero uno di Palazzo Koch: nel percorrere questo «stretto sentiero» bisogna tenere conto «di chi sta soffrendo di più le conseguenze della lunga crisi e dei cambiamenti connessi con l’apertura dei mercati e con il rapido affermarsi delle nuove tecnologie».

LA RICETTA DI VISCO- Il recupero di competitività dell’Italia ha bisogno «di una strategia di riforma articolata e coerente» e soprattutto nelle circostanze attuali, afferma il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, «la riduzione del carico fiscale sui fattori della produzione, accompagnata da tagli selettivi di spesa che riducano gli sprechi e da interventi volti a rendere più efficiente l’amministrazione pubblica, può essere determinante per la capacità del sistema di affrontare i cambiamenti necessari». Visco nel discorso al convegno annuale dell’Assiom-Forex chiede alla politica l’impegno «per rendere il contesto istituzionale e normativo più favorevole all’attività di impresa, semplificando il quadro regolamentare, accrescendo la qualità dei servizi pubblici, proseguendo nell’azione di contrasto dei comportamenti illeciti».Ma anche e soprattutto portando soldi alle imprese: «Prosegue il calo dei prestiti alle imprese italiane, pari a oltre il 9 per cento negli ultimi due anni, dopo un aumenti di quasi il 14 per cento tra la fine del 2007 e l’autunno del 2011». L’Italia dunque deve continuare sulla strada delle riforme per non disperdere i sacrifici fatti in passato ma le banche devono combattere le crescenti critiche aumentando i finanziamenti all’economia.

LA DIFESA DEL DECRETO BANKITALIA - Come si dà credito al sistema? La rivalutazione delle quote della Banca d’Italia sosterrà l’offerto di credito. Lo ha affermato il governatore di Bankitalia Ignazio Visco. «La rivalutazione del capitale sociale della Banca d’Italia - ha sottolineato - ha adeguato valori fermi da decenni; saranno eliminati gli eccessi di concentrazione delle quote. L’aumento del capitale di migliore qualità che ne consegue per le banche partecipanti, pur non potendo essere considerato ai fini dell’esame della qualità degli attivi in corso dell’area euro, contribuirà a sostenere l’offerta di credito».Il prossimo passo sarà l’Unione bancaria: per costruirla, però, avverte Visco, è urgente definire anche il meccanismo unico di risoluzione con un processo decisionale che va reso «piu’ rapido ed efficace».

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