Serie A Milan, l'effetto Seedorf sembra già esaurito

Gabriel13
00domenica 2 febbraio 2014 13:05
Serie A Milan, l'effetto Seedorf sembra già esaurito
Salvata da una prodezza di Rami, la squadra rossonera ha fallito un altro passo verso la rinascita, che secondo la famiglia Berlusconi doveva essere immediata





di Alberto Dalla Palma


ROMA - L'effetto Seedorf sul Milan, già incrinato dall’inattesa eliminazione in Coppa Italia contro l’Udinese, subisce un altro brutto colpo in campionato, dove in un modo o nell’altro l’olandese aveva battuto il Verona e il Cagliari. Fermata dal Torino e da Immobile, addirittura salvata da una prodezza di Rami, la squadra rossonera ha fallito un altro passo verso la rinascita, che secondo la famiglia Berlusconi doveva essere immediata. Pensavano Silvio (il presidente) e Barbara (la figlia) che allontanando Allegri, il Milan sarebbe ripartito: ma il male non era il tecnico, che aveva comunque perso il controllo, bensì la gestione e la costruzione della rosa, dettata più dalla ricerca dei giocatori a basso costo - oppure addirittura gratis - che da una logica tattica. Danni che sta pagando, immediatamente, anche Seedorf. Oggi, intanto, la sfida al veleno tra Juve e Inter non presenterà i due giocatori più attesi: Osvaldo non è pronto, Hernanes non ha tutti i documenti a posto. Debutti rinviati, ma Conte non avrà i problemi di Mazzarri: ha altri cinque attaccanti e il tecnico dovrà essere soltanto molto bravo a sopportare mesi e mesi di mugugni e lamentele. Anche se Giovinco, Vucinic e Quagliarella hanno rifiutato di tutto e di più e quindi ora dovrebbero accettare in silenzio la condizione in cui si sono messi. Mazzarri, invece, a Hernanes aveva legato il suo progetto di rilancio immediato: lo avrebbe buttato subito nella mischia, invece venti milioni di speranza dovranno accomodarsi ancora in sala d’attesa. Ma l’Inter, oltre ai soldi e alle vittorie, non avrà smarrito anche l’orgoglio: ecco perché la Roma, contro il Parma di un Cassano avvelenato, sogna un altro piccolo (o grande) passo verso il primato della Juve. Più difficile l’impegno del Napoli a Bergamo: non è mai facile battere l’Atalanta in casa sua. La sconfitta della Fiorentina a Cagliari può essere un segnale: i viola, forse, soffrono gli appuntamenti in cui si deve solo vincere. Segnaliamo, infine, anche la clamorosa denuncia di Reja, vecchio saggio del nostro calcio. Edy ha detto pubblicamente che nessun giocatore vuole più andare alla Lazio. Con una semplice riflessione, ha riassunto i dieci anni di Lotito al comando del club: conti risanati, rapporti devastati.

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