La moviola in campo bocciata dal signor no

Gabriel13
00martedì 11 febbraio 2014 10:39
La moviola in campo bocciata dal signor no
Invece di (stra)parlare, negli ultimi cinque anni l'attuale presidente dell'Aia avrebbe potuto/dovuto tirare fuori l’Associazione Italiana Arbitri dal Medio Evo (periodo oscuro per antonomasia) nel quale era precipitata




di Edmondo Pinna

ROMA - Non è facile, in un colpo solo, criticare, nell’ordine (d’importanza): Fifa (la federazione mondiale che governa - maluccio, ma non è questo il punto - il calcio); Ifab (l’organismo che cambia - maluccio, ma non è questo il punto - le regole del calcio); Federcalcio e Lega calcio (che hanno la responsabilità dello spettacolo-calcio e che regolano l’afflusso degli stranieri in Italia); arbitri italiani del passato (pensiamo a Collina, a Casarin, ad Agnolin, tanto per citare qualcuno senza scomodare chi lo ha preceduto alla presidenza dell’Aia, ovvero Gussoni e Gonella o i grandi Concetto Lo Bello, Jonni, Mauro, Dattilo, ognuno grande nel proprio tempo). Non è facile ma è l’unico modo che si ha per attirare l’attenzione su di sé e nascondere contemporaneamente la propria polvere sotto il tappeto. Invece di (stra)parlare, negli ultimi cinque anni (sono poco meno, la prima volta fu eletto il 6 marzo 2009) Marcello Nicchi avrebbe potuto/dovuto tirare fuori l’Associazione Italiana Arbitri dal Medio Evo (periodo oscuro per antonomasia) nel quale era precipitata. Ed invece lo sport preferito da lui che contesta chiunque gli passi avanti (o chiunque non la pensi come lui, basti pensare a come è andata dopo le ultime elezioni) è criticare gli altri. La colpa è sempre degli altri. I cattivi sono gli altri, secondo la classica sindrome da accerchiamento. Invece di portare nel Terzo Millennio gli arbitri, di aprire alle nuove tecnologie un mondo rimasto all’antica vuole che gli cambi prima il mondo attorno, poi dopo lo farà anche lui. Eppure, ricordate Rosetti e Ayroldi ai Mondiali in Sudafrica nel 2010? Tutto lo stadio sapeva che Tevez aveva segnato in off side, loro però non potevano ammettere di saperlo. E ancora, l’Italia ha vinto un Mondiale con la moviola in campo (ricordate la testata di Zidane a Materazzi: sarebbe stato giusto che Zizou fosse rimasto in campo impunito?). Per carità, il rallenty fra le panchine comporta - anche solo a pensarlo - alcuni problemi e criticità. Ma perché sparare ad alzo zero se non sappiamo ancora quali potrebbero essere le possibili applicazioni? Ah, già. Dimenticavamo. Ammettendo che l’Inter possa aver subito degli errori, Nicchi è riuscito nell’impresa di criticare anche un insospettabile. Se stesso...

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