Furia Quagliarella: «Juve, ti ho dato un ginocchio»
Parla l'agente dell'attaccante Beppe Bozzo: «Fabio non ha mai fatto polemiche, però se stare zitti significa passare per fessi allora no...»
TORINO - Ventitré bianconeri nella lista Uefa: ceduto Paolo De Ceglie, restano infatti solo due ragazzi della cantera (Sebastian Giovinco e Claudio Marchisio), quindi si riduce un'unità. L'altra novità, sorprendente, è l'esclusione di Fabio Quagliarella a beneficio di Pablo Daniel Osvaldo. «Meritava più rispetto - tuona l'avvocato Beppe Bozzo, che ne cura gli interessi - ma evidentemente quanto ha dato alla Juve, anche un ginocchio, in questi anni non conta: Fabio non ha mai fatto polemiche, ha accettato senza fiatare le panchine nonostante una media gol altissima, s'è sempre concentrato sul lavoro, però se stare zitti significa passare per fessi allora no...». Il manager riflette amaro ( «La Juve, lo scorso anno, è andata avanti in Champions con i suoi gol»), confida di non essere del tutto sorpreso e lascia balenare un nesso tra la scelta di rimanere alla Juve e l'esclusione: «A settembre avevamo avuto un'offerta, ma l'allenatore non ha dato il placet, adesso invece la società era disposta anche al prestito: gennaio, però, è un mercato di riparazione, Fabio ha preferito rimanere convinto di poter ancora dare tanto alla squadra». Oltre che dal caso Quagliarella, la giornata è stata caratterizzata dalla partecipazione di Andrea Agnelli all'anniversario del Sermig («Un esempio lungo 50 anni») e dal sospiro di sollievo di Andrea Barzagli: solo un affaticamento.
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