Calciomercato Parma, Cassano: «Pensavo di andare alla Samp»

Gabriel13
00giovedì 2 gennaio 2014 15:39
Calciomercato Parma, Cassano: «Pensavo di andare alla Samp»
Il fantasista del Parma confessa: «Mi sbagliavo, sono state due settimane tremende, alla fine ho deciso di restare»




di Alessandra Giardini

COLLECCHIO - Soprendente come al solito, Antonio Cassano apre l'anno con una confessione: "Tutte queste voci mi hanno condizionato. Avevo creduto di andare alla Samp, sono state due settimane tremende. Ma tutto questo casino l'ho fatto per niente, ho dato fastidio alla società, ai miei compagni, alla gente. Edoardo Garrone non l'ho mai sentito, il 29 sera ho incontrato Leonardi e gli ho detto che rimarrò al Parma". L'attaccante ha svelato una clausola d'onore che aveva con il Parma: "A me non interessa andare al Real, al Barcellona. Ma se mi chiama la Samp, quella è casa mia, io sono innamorato di quella squadra. E al Parma l'avevo detto: se mi vogliono là, mi dovete aiutare a tornarci". La verità è che la Samp non lo ha voluto, e che oggi, prima che il mercato cominci ufficialmente, Cassano e il Parma chiudono la porta. Almeno fino a giugno.

VOCI - Prima che Cassano prendesse la parola a Collecchio, era stato il suo procuratore, Beppe Bozzo, ad anticiparne la volontà. "Come ha detto più volte, Antonio a Parma è felice e non ha intenzione di muoversi. Le voci non mi sorprendono, è così ogni volta che si apre il mercato. Sento spesso Osti ma non abbiamo mai parlato di Cassano, la volontà di Antonio è di restare al Parma e quella del Parma è di trattenerlo". In effetti anche le parole del presidente crociato Tommaso Ghirardi, intervistato a Capodanno da Sky, non facevano pensare a soluzioni diverse. "Cassano bisogna lasciarlo stare - aveva detto - è un campione che da solo vale il prezzo del biglietto, sono orgoglioso di averlo portato a Parma. Adesso lasciate che me lo goda un po'". Il giocatore ha un contratto con il club emiliano fino a giugno 2016, e guadagna 2 milioni a stagione.

ASSENZE - Le voci di un possibile addio di Cassano al Parma circolavano da qualche tempo, e gli ultimi comportamenti del giocatore avevano contribuito ad alimentarle. Nella gara del Tardini contro il Cagliari, il 15 dicembre, Cassano aveva dato l'impressione di aver cercato insistentemente l'ammonizione: ovviamente l'aveva ottenuta, e così la squalifica per il turno successivo, quello in casa della Sampdoria. La sera del 16 non si era presentato con il resto della squadra al Teatro Regio per la celebrazione finale dei cent'anni della società. "Ha l'influenza", aveva spiegato Leonardi dal palco a un pubblico poco convinto. In più, il mattino dopo il fantasista era regolarmente in campo per allenarsi agli ordini di Donadoni. Durante la sosta, più lunga per lui proprio per via della squalifica, Cassano si è anche fatto operare (il 18 dicembre) per la rimozione di una placca e di alcune viti posizionate nella sua mano destra dopo la frattura del maggio scorso.

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