Un sms di Cellino: «Vendo il Cagliari»
Il presidente annuncia l'addio al club sardo, ma è mistero sul compratore
di Vincenzo Sardu
CAGLIARI - L'sms è arrivato da Miami alle 5,52 ora italiana. «22 anni sognando l'impossibile. Sono un povero romantico sognatore, scusatemi se non ci sono riuscito. Ho praticamente venduto il Cagliari, ora quando i legali dei compratori avranno assicurazioni dal sindaco (di Cagliari, ndr) che avranno dove disputare le partite firmano e pagano anche domani. Sono brava gente, ma ho paura che si "sbrunchino" (che pestino il muso, espressione dialettale, ndr) con la nostra triste realtà. Notte». Massimo Cellino ha annunciato così ufficialmente di aver ceduto il Cagliari. A chi? E' un mistero, la domanda ormai corre sulla bocca di tutti i tifosi sardi, e non soltanto. Nei giorni scorsi sono circolate diverse voci: una collegherebbe la nuova proprietà alla Qatar Foundation della famiglia regnante del Paese asiatico, già nel calcio a Parigi con il Psg e sponsor del Barcellona. L'altra a una società americana piuttosto potente che si occupa di costruzione di grandi stadi. Niente di più indicato, nel caso del Cagliari quindi. Ma c'è anche qualcuno che sostiene che le due entità sarebbero fuse in una operazione che darebbe a uno dei gruppi la maggioranza. Se ne saprà di più nelle prossime ore.
Cellino quindi esce di scena dal Cagliari, ma non dal calcio. Anzi, non è nemmeno detto che una piccola quota della proprietà, che ha trattato nei giorni scorsi in Svizzera, rimanga in sua mano. Per un gesto di amore a una squadra di cui, sue parole, quando la comprò nel giugno 1992 sapeva poco o niente. Ma che ha saputo governare finanziariamente in maniera impeccabile, nonostante la situazione generale sarda e le difficoltà immani nelle quali lui e il Cagliari, e tutti i tifosi, si sono trovati per il problema dello stadio. Che ora va affrontato e risolto. Il sindaco Massimo Zedda ha già fatto sapere di essere in attesa di un progetto per costruire il nuovo stadio. Saranno eventualmente i nuovi padroni del Cagliari a recapitarglielo a stretto giro di posta. O comunque, si dovranno dare risposte tali da garantire la continuità di un campo di gioco finché non ci saranno soluzioni migliori e diverse. A Cellino, personaggio sicuramente scomodo ma di sicuro competente più di tanti altri, nessuno potrà non riconoscere di averci perlomeno provato. E' questo che domanda che gli venga riconosciuto. Il resto lo dirà la piccola - o grande - storia del calcio e del Cagliari.
corrieredellosport.it