Serie A Lazio, Petkovic: «Contro il Livorno può essere l'ultima gara»

Serie A Lazio, Petkovic: «Contro il Livorno può essere l'ultima gara»
Il tecnico dei biancocelesti: «Fa parte del nostro lavoro. Vivo il calcio ogni giorno, come se avessi ancora dieci anni di lavoro con la mia squadra. Ma anche come se potesse essere l'ultima. Contro gli amaranto sappiamo quanto rischiamo ma la squadra deve tornare a fare quel bel gioco che spesso ha fatto. Serviva un attaccante in estate? Sicuramente si è preso un certo rischio, ma ci è andato tutto storto»
ROMA - Vladimir Petkovic sorprende tutti e in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Livorno ammette: «Quella con gli amaranto potrebbe anche essere la mia ultima panchina con la Lazio. Fa parte del nostro lavoro. Vivo il calcio ogni giorno, come se avessi ancora dieci anni di lavoro con la mia squadra, ma anche come se potesse essere l'ultima. Sto preparando la partita alla stessa maniera, con la consapevolezza che siamo forti e che dobbiamo dimostrarlo in campo. Io credo in questi ragazzi, e nel gruppo, sono sicuro che usciremo insieme da questa situazione. Quanto vale questa partita? Come quella precedente. Vale tre punti che vogliamo a tutti i costi prenderci. Dobbiamo essere più concreti e cinici, contro un'ottima squadra come il Livorno. Domani sul campo deve esserci una Lazio molto produttiva. Non abbiamo niente da vincere, ma tutto da perdere. Tutta la pressione è su di noi e dobbiamo essere pronti a combatterla. Ci vogliono due-tre scosse positive per invertire la tendenza nell'ambiente e far crescere la nostra consapevolezza». Poi il tecnico bosniaco aggiunge: «Rinnovo qualora me lo proponesse Lotito? Non esistono i se e i ma, esiste solo la concretezza. Adesso sono concentrato solo sulla partita contro il Livorno». E considerando la classifica con i toscani servirà una Lazio con la mentalità operaia, un approccio da provinciale alla disperata ricerca di punti: «Sì, serve questo atteggiamento per ritrovare il gioco che spesso abbiamo espresso. Dobbiamo entrare, dominare e vincere le partite. In alcuni frangenti servirebbe un atteggiamento più "operaio"».

SCOSSA E CARATTERE - Insomma alla Lazio serve una scossa: «Sì, ma non è facile perché l'ambiente è sempre altalenante. Anche voi (rivolto ai giornalisti, ndr) mettete sempre benzina sul fuoco e cercate di ottenere informazioni di più. Chi fa così forse dà un'ulteriore coltellata e mette in difficoltà ancor di più l'ambiente». Fatto sta che se la Lazio si trova in questa situazione di classifica forse dipende anche dalle scelte estive e dal non aver portato a Roma un vice Klose dal sicuro impatto e non dall'incerta prospettiva come Perea: «Sicuramente si è preso un certo rischio, forse anche calcolato, ma non si poteva prevedere tutto quello che ci è successo tra coincidenze negative ed infortuni. Nel 2013 ci è andato tutto storto. Adesso dobbiamo vivere alla giornata e dare tutto per vincere la partita contro il Livorno». Chiusura sui tifosi e la possibilità che l'Olimpico possa diventare ostile a partita in corso. Sarà una questione di carattere: «Bisogna uscire da questa situazione con il carattere. Solo così possiamo superare paure ed incertezze. Abbiamo giocatori validi, se in campo fanno quello che sanno fare non temo nessun avversario».

corrieredellosport.it