Berlusconi: «Se mi arrestano, rivoluzione»

Berlusconi: «Se mi arrestano, rivoluzione»
Il leader di Forza Italia: «Non ho paura»

«Possono controllarmi il telefono, mi hanno tolto il passaporto e possono arrestarmi quando vogliono. Ma non ho paura, se lo fanno ci sarà una rivoluzione in Italia». Così Silvio Berlusconi parlando alla radio francese Europe 1.
«Non ho paura che mi mandino in prigione. Ma sarà difficile che lo facciano - aggiunge il Cavaliere - poiché avrei immediatamente con me la grande maggioranza del paese alle prossime elezioni». «Sono in una situazione di debolezza personale che può rivelarsi anche una forza», prosegue, aggiungendo che se gli verranno imposti gli arresti domiciliari con impedimento di fare politica, vorrà dire che in Italia «non c’è più la libertà».
Infine, sull’eventualità di riparare altrove, precisa: «Amo il mio paese, non posso terminare la mia avventura umana e di patriota scappando dall’Italia».

I PROCESSI - «Spero di poter arrivare alle elezioni politiche in Italia avendo già ottenuto la revisione dei miei processi», prosegue Berlusconi, precisando di avere «due possibilità, la revisione in Italia e il ricorso alla Corte del Lussemburgo». Il Cavaliere aggiunge di essere «assolutamente sicuro» di essere assolto al termine delle revisioni. Per quanto riguarda le elezioni, dice: «Non sarò candidato, vediamo se potrò mettere il mio nome sul simbolo elettorale».

CRITICHE ALL’ESECUTIVO - «Il governo di Enrico Letta non ha mantenuto le promesse fatte alla gente» sostiene poi Berlusconi. E quanto all’eventuale «instabilità» dell’Italia che la caduta del governo provocherebbe, sottolinea: «La stabilità è qualcosa che hanno voluto mettere sul tavolo ma che non esiste. Nei precedenti 50 anni, i governi cambiavano in media ogni 11 mesi. Io sono l’italiano che è stato più tempo al governo». Poi, attacca : in Italia «non c’è stato un solo colpo di stato ma quattro. Il colpo di stato c’è ogni volta che un paese non può essere governato dagli uomini eletti dal popolo».

CONTRO LA MERKEL - Nel corso dell’intervista Berlusconi alza anche i toni antieuropei. Su Angela Merkel, dice: «Fa i suoi interessi, questa Europa ha voluto una politica che crea depressione e non sviluppo». E quando gli hanno chiesto cosa pensasse dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, Berlusconi ha risposto ironicamente: «Qual è la prossima domanda?».

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